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Non dobbiamo giudicarci

Marco Marsili

Non dobbiamo giudicarci

Marco Marsili

𝗗𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮: In passato ho fatto molti errori e ora mi sento in colpa e indegno. Cosa posso fare?

𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗠𝗮𝗿𝘀𝗶𝗹𝗶: Qui nessuno è degno. Chi può dire di essere degno della grande Verità del tempo di tutti i tempi? Nessuno. Se però abbiamo incontrato questa possibilità, questa porta di accesso verso grandi conoscenze capaci di trasformare la nostra esistenza, vuol dire che siamo degni anche se non ci sentiamo tali.

Tu non ti senti degno, ma perché è stato detto e scritto “non giudicate”? Il non giudicare deve includere anche noi stessi perché non abbiamo gli strumenti necessari per farlo: possiamo confonderci o essere presi da esaltazioni o depressioni emozionali. Piuttosto, analizziamo in maniera razionale i frutti che emergono dalla nostra vita (ho fatto solo cavolate fino adesso? Bene, ora l’ho capito).

Il grande Milarepa una volta disse al suo Maestro: “Nella mia giovinezza ho commesso azioni nere; nell’età matura ho praticato l’innocenza”. Dobbiamo essere tutti come Milarepa. Abbiamo commesso azioni nere? Pratichiamo l’innocenza, non è mai troppo tardi. Dobbiamo pensare a noi stessi in termini di eternità: la nostra vita non inizia qui e finisce a cent’anni; abbiamo già vissuto altre incarnazioni e ne vivremo infinite altre. Diciamoci: “La mia nuova vita comincia oggi. Da questo momento in poi praticherò l’innocenza. Mi impegno ad essere un puro di cuore e a recidere i vizi e i rami secchi della mia vita”.

Anch’io sto cercando di farlo quindi siamo insieme in questa battaglia. Con questo tipo di lavoro su noi stessi possiamo essere più utili alla grande causa, al grande disegno degli dei. Cerchiamo però di non fanatizzare: se ci rimane un singolo vizio non è che allora siamo indegni; se ci capita un pensiero impuro non è che ci dobbiamo subito fustigare. Se saremo indegni lo deciderà chi ha il potere per farlo, noi intanto cerchiamo di fare del nostro meglio.