“Mi sono reso conto che era tutto vero nel momento in cui i pazienti esprimevano emozioni e sintomi molto fisici, le fantasie non portano a queste reazioni, come invece accade nel caso dei ricordi veri e propri. Inoltre, mi è accaduto di trovarmi davanti anche persone che parlavano lingue mai studiate. Queste cose non possono essere frutto di proiezioni mentali o dell’immaginazione, devono essere ricordi a tutti gli effetti.”