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Come viene Gesù in umiltà?

Giorgio Bongiovanni

Come viene Gesù in umiltà?

Giorgio Bongiovanni

La seconda venuta di Cristo non ha lo scopo di sensibilizzarci per farci evolvere, sarà un giudizio. Come è stato predetto ritornerà “in pompa magna”, con grande potenza e gloria, perché dovrà giudicarci per condannarci, assolverci o premiarci a seconda delle nostre azioni

Come in tribunale il giudice viene scortato e protetto dai carabinieri, così anche Lui sarà accompagnato dal suo esercito di angeli, una forza militare così potente da poter fermare tutte le armi ed i malintenzionati del mondo (se così non fosse verrebbe attaccato ed ucciso di nuovo). Per dimostrare che non è un trucco, che Lui non è un furfante o un attore di Hollywood e che non si tratta di ologrammi, farà un prodigio che nessun uomo sulla Terra, nessun prestigiatore o nessuna medicina potrà fare, nemmeno Satana: farà resuscitare tutte le persone morte nei tre giorni precedenti la Sua venuta e farà guarire tutti i malati. La Sua luce ed i Suoi prodigi shockeranno l’umanità e tutti cadremo in ginocchio, anche Berlusconi.

Verremo giudicati uno ad uno. Chi ha peccato contro la vita e non si è pentito sarà condannato a pene severe, chi si è pentito e ha lavorato a favore della vita sarà assolto e a chi avrà fatto opere buone verrà dato in premio il Nuovo Regno. Questo è ciò che accadrà quando tornerà Cristo.

Quel giorno lo vedremo tutti fisicamente e in forma regale, ma Lui ora è già qui, in forma umile, e sta sensibilizzando l’umanità attraverso segni in tutto il mondo, messaggi e apparizioni di Sua Madre.

Vorrei aggiungere un’ultima cosa… Lo devo dire come simbolo, ma vi prego di non fraintendermi… Vi invito a farvi le seguenti domande: noi, che cosa stiamo aspettando ancora? Come lo vogliamo vedere Gesù Cristo? Con la sottana, i capelli lunghi e la barba come 2000 anni fa? Come deve venire quando viene in umiltà? Come si deve vestire, che segni deve dare? Se appaiono i segni delle stigmate non è forse Lui che si sta mostrando? Non è Lui che vi sta parlando?

Io sono una personalità un po’ doppia: sono un mistico, un uomo religioso, di preghiera, ma sono anche un giornalista molto severo che si occupa di cronaca giudiziaria da vent’anni. Ecco, se io dovessi trovarmi di fronte una persona che fa parte di una famiglia in cui tutti i componenti si dedicano a Cristo, che fa del bene pur non avendo niente, nessuna proprietà; che vive di elemosina, porta un messaggio universale e ha le stigmate, che sono vere, che cosa mi dovrebbe servire di più per dimostrare che in lui c’è Gesù Cristo? Sarei obiettivo.

I segni devono dirvi chiaramente che Gesù è qua con noi, con me e con tutti coloro che fanno del bene. Un giorno questa festa finirà e ce ne sarà un’altra che non vi piacerà: Cristo tornerà da giudice e sarà severo.