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Coscienza mondiale e coscienza planetaria

Ma che differenza c’è, tra coscienza mondiale e coscienza planetaria?

Quando l’umanoide inizia il suo ciclo di Homo Sapiens, spiegava EUGENIO SIRAGUSA, cioè quando lo spirito dell’ “Ego sum” compenetra la specie animale più evoluta del pianeta, questa, da una percentuale di quattro parti di materia passa ad una percentuale di tre parti di materia più una parte di astrale.
Naturalmente questo ciclo evolutivo dura migliaia di anni, sino a quando l’uomo arriverà a possedere la coscienza mondiale, cioè la conoscenza perfetta della dimensione del pianeta in cui vive; in seguito comincia ad affacciarsi nello spazio, e durante questo periodo di transizione avviene il contatto con i Maestri Universali che apportano uno sviluppo di Conoscenze Solari, portando l’uomo dalla percentuale di tre parti di materia più una parte di astrale, ad essere composto di due parti di materia più due parti di astrale. Cioè l’uomo penetra dal visibile nell’invisibile del Creato, e muta la sua coscienza dai valori effimeri e transitori ai valori più eterni: possiamo dire che acquista più energia perdendo materia.
A voi sembra molto strano che gli Extraterrestri possano apparire e scomparire dinanzi ai vostri occhi, ma sarà per voi cosa comprensibile quando conoscerete i poteri naturali della dilatazione della materia.
Essi, che sono composti più di materia astrale che di materia fisica, per rendersi visibili ai vostri sensi devono rendere il loro corpo, o la loro astronave, di una coesione molecolare percepibile dal vostro potere visivo, estremamente limitato. È vero che tutto ciò è per voi fantascienza e fantasia, ma è proprio per questo che Loro non possono ancora trattare argomenti scientifici di un livello difficilmente comprensibile e accettabile; non possono imporre una “superiorità” esistente solo nei circuiti cerebrali umani, ma essi sono qui unicamente per aiutarci a salire il primo gradino che sta davanti a noi, quello che dobbiamo superare per proseguire.

Tratto dalla raccolta di libri: “I GIGANTI DEL CIELO”