Cristo ci giudicherà dalle opere
Pier Giorgio Caria
Da una delle quartine di Nostradamus si evince che gli dèi appariranno agli umani durante un grande conflitto nucleare. Qui di seguito alcuni passi del Vangelo sul prelevamento degli eletti:
Marco 13,27: “Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.”
Luca 17, 34-36: “Io vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; [35]due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata».[36]Due uomini saranno nei campi, l’uno sarà preso e l’altro lasciato.”
Quale sarà il termine di discriminazione del prelevamento? Quello che avremo fatto nella nostra vita. Non sceglieranno gli extraterrestri, scegliamo noi ogni giorno con le nostre azioni. Anche questo viene spiegato nelle Scritture:
Matteo 25, 31-45: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me.”
Cristo ci ha dato un problema, ma ci ha dato anche la soluzione: solidarietà, compassione, amore per il prossimo.
Marco 12, 31: “E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi”.
La scelta, quindi, di chi è? Solo nostra. Non ci potremo lamentare se dopo gli angeli non ci preleveranno. Non si potranno usare scuse del tipo: “Ho provveduto ai bisogni della mia famiglia” perché la risposta sarà: “Sì, ma la tua famiglia è inserita in un contesto più ampio. E tu che hai fatto? Ti sei fatto gli affari tuoi”. Quando ci verrà chiesto quello che abbiamo fatto non potremo rispondere: “Lavoravo alla OTO Melara, costruivo bombe, però andavo in Chiesa tutte le domeniche e dicevo sempre le preghiere mattina e sera” perché la risposta sarà: “Hai detto le preghiere mattina e sera, ma hai seminato la morte nel mondo”.
Non possiamo lavorare nell’industria bellica. Quanti migliaia di italiani lavorano alla Finmeccanica, alla OTO Melara, alla Beretta e sono bravissime persone? Saranno comunque giudicate complici. Quante guerre sta scatenando il nostro governo e noi ce ne freghiamo? Cristo ci riterrà complici. Dirà: “Non avete fatto nulla per opporvi a quei criminali e quindi siete complici. Siete come uno che passa per strada, vede un pedofilo che violenta un bambino e tira dritto”. Quindi il giudizio sarà severo, amici, e sarà determinato non dai credo o dalla religione, ma dalle nostre azioni.